Giant's Causeway

Claudio Divizia (with Silvia Crisman)

Competition, Northern Ireland, UK, 2005
This is a project for a visitors centre in a magnificent landscape on the sea. A number of linked buildings - mostly single storey - are better than one larger/ higher building: all public spaces are at ground level and directly facing external areas. The complex may be compared to a living cell, its nucleus being the meadow/ grove/ pond/ picnic area, and the buildings forming a membrane through which both people and supplies enter radially. In the summertime, when the outer layer is open the gallery turns into a porch and exhibitions may continue outdoors. Wooden decks in front of the events room and catering (more can be added) further invite people to make use of external space. A light railway between the visitors' centre and the rocks is proposed: no overhead lines required, reduced visual impact, less obtrusive than a bus service. Despite being designed to last, fragmented volumes, rough materials, soft tunnels make it look less like a traditional permanent building and more like a spontaneous settlement or a 'geological' creation. We wish to give visitors an highly civilised and structured experience which looks light and playful instead.

Concorso, Nord Irlanda, UK, 2005
Progetto per un centro visitatori in un magnifico paesaggio sul mare. Un numero di edifici collegati - su un singolo piano - sono meglio che un unico edificio più grande/ alto. Il complesso può essere paragonato a una cellula, con il nucleo nel prato/ alberi/ laghetto/ picnic area e gli edifici formanti una membrana attraverso cui persone e forniture entrano radialmente. Ci sono due layer di porte scorrevoli sul fronte: in inverno, entrambi sono chiusi e formano una galleria. In estate, quando lo strato esterno è aperto la galleria si trasforma in un portico e le mostre possono continuare all'esterno. Piattaforme in legno davanti alla events room e al ristorante (altre possono essere aggiunte) invitano ulteriormente la gente a fare uso dello spazio esterno. Si propone una ferrovia leggera tra il centro visitatori e le rocce: meno ottrusiva che un servizio bus. Nonostante sia disegnato per durare, i volumi frammentari, i materiali grezzi, i tunnel di collegamento leggeri lo fanno sembrare meno un edificio tradizionale permanente e piu' come un insediamento spontaneo o una creazione 'geologica'. Vogliamo dare ai visitatori una esperienza altamente civilizzata e strutturata ma che sembri leggera e giocosa.